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lunedì 24 febbraio 2014

Licenza poetica

La musica mi ha dato una grande mano, nella vita.

Anglofona per vocazione, ammetto di non aver mai amato la musica italiana, se non in rarissimi casi, ho quindi iniziato fin da bambina a masticare i suoni della lingua inglese, sviluppando la curiosità di poter comprendere cosa dicessero i cantanti tramite quei suoni, che a me allora sembravano così musicali, così adatti, così indissolubilmente legati alle note che accompagnavano.
Un giorno la mia amica Daniela mi disse: "Ci pensi, tra qualche anno capiremo tutto quello che dicono". Potevamo avere 8 anni io e 9 lei, eravamo a casa sua, in salotto e stavamo ascoltando "A hard day's night" dei Beatles, quando il mondo non aveva orecchie che per la diatriba Duran Duran o Spandau Ballet. Due bambine strane, insomma, con pensieri insoliti.

Daniela mi diede l'idea. Da allora ho cominciato a cercare i testi scritti delle canzoni che ascoltavo e questo mi aiutata moltissimo ad associare i suoni indisitinti che sentivo ad un aspetto grafico, visivo. Mi ha aiutato a capire le differenze e le difficoltà dei suoni di lingua così diversa dalla mia.

E fu così che due passioni cominciarono a camminare di pari passo.

In questo cammino tutt'altro che concluso, mi sono imbattuta in due colossali strafalcioni, che però preferisco definire licenze poetiche, due casi in cui due illustri gruppi del panorama musicale mondiale si sono esibiti in errori da riga rossa. Se insegnassi inglese, certemente li segnerei.

Il primo è nel testo della celeberrima "Another brick in the Wall", dei Pink Floyd, in cui il buon Roger Waters scrive:

We don't need no education
We don't need no thought control

La maestrina che c'è in me ricorda che si potrebbe dire
We don't need any education
We don't need any thought control
oppure
We need no education
We need no thought control
ma sicuramente ciò che viene cantato presenta un errore.
Roger tranquillo, primo non insegno, secondo ti perdonerei questo ed altro.

Ma veniamo ad un insegnante vero: Sting.

Con i mai abbastanza rimpianti Police, cantava

Every little thing she does is magic, every little thing she do just turns me on

Sting sa meglio di me che She con Do proprio non ci può stare, ma nella strofa stava molto, molto meglio, quindi anche lui, perdonato.

Ora la mia testa sa di conoscere altre licenze poetiche simili a queste, ma in questo momento proprio non vogliono tornare a galla. 
Voi per caso ne ricordate?

4 commenti:

  1. uh sono sicura che ce ne siano tantissime...mi viene in mente Mandela Day perche' l'abbiamo ascoltata in classe qualche mese fa quando mori' Mandela, e analizzando il testo ho chiesto quanti errori potevano trovare nella frase
    It was 25 years they take that man away
    Tantissimi...

    Al liceo credevo che I still haven't found what I'm looking for fosse un errore..a me avevano insegnato yet, ma poi ho capito che c'era l'enfasi e andava benissimo cosi, allora mi son detta 'vabbe, Bono, dai, per stavolta te la passo' hahaha

    Peggio maestrina di me non esiste....(tanto per essere sgrammaticati fino alla fine)

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  2. Mamma mia Sfolli io e te dobbiamo avremmo potuto esser due autentiche Signorine Rottermeier !

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  3. Diciiii? :-D allora si spiega perche' Dear Husband abbia il terrore di farsi insegnare l'italiano dalla sua dolce mogliettina? ;-)

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