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venerdì 21 febbraio 2014

Episodio I

Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, una bambina molto perspicace, comprende fin da molto piccola (tre? quattro anni?) che musicalmente parlando sarà più saggio imparare dal papà, che le fa sentire bellissimi pezzi - musica che le dà la sensazione di pulirle le orecchie, di metterle le ali ai piedi, di alleggerirle la testa ed assecondare la sua forte propensione ai sogni - piuttosto che dare ascolto alla mamma, che millanta gusti sopraffini, ma poi si esalta per un tal Gianni Morandi e sa appena, ma non sempre, distinguere i Beatles dai Rolling Stones.

Già, perchè il papà, forte di uno stereo di tutto rispetto (siamo nei primi anni 80: non è un oggetto che tutti abbiano in casa), le fa ascoltare musica di ben altro livello, senza nulla togliere al sopracitato Morandi, che probabilmente ha in casa un ritratto di se stesso che invecchia in vece sua.

Papà le fa toccare quei meravigliosi dischi neri con il centro di carta colorata ognuno in modo diverso. Sono profumati (lei li annusa sempre) e delicati; lui le permette di adagiarli con cura sul piatto e di passar sopra il panno per togliere la polvere. L'aiuta ad alzare la puntina e a posizionarla al punto giusto. E poi si sente quel tac, quel tac sporco e scricchioloso, perchè per quanto si passi il panno, la polvere torna sempre.
Ed eccolo lì, quel magnifico oggetto rotondo, eccolo lì che comincia la sua danza circolare.
Se lo osservate bene da vicino, mettendo gli occhi a livello del piatto, vedrete che balla davvero, una danza elegante e sinuosa, accompagnata dalla sua stessa musica, mentre la puntina pian piano, lo abbraccia sempre più stretto.

Questa bambina allora che fa? Corre in camera dei suoi, fruga nei cassetti di mamma e ruba una vecchia camicia da notte azzurra, che per lei è enorme. Se la infila, torna dal papà e davanti a lui si mette a ballare.
Chiude gli occhi e la sua testa vola, accompagnata da quelle potenti note, che la rendono leggera e invisibile, coraggiosa e libera.

10 commenti:

  1. Nonostante i miei genitori siano da sempre grandi appassionati di musica, io non ho ereditato questa passione. Però ti seguirò con granda piacere e con molto interesse anche qui, desiderosa di ampliare il mio orizzonte musicale.
    In bocca al lupo per questo nuovo blog!!

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  2. Mi hai ricordato mia madre e il modo in cui metteva i suoi dischi (e mi aiutava a metterli), adagiando la puntina...lei era una da musica classica e mi ha insegnato molto, ma non mancavano neppure Battisti, Morandi, Beatles e Rolling Stones...

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    1. Probabilmente nelle nostre case si respiravano atmosfere simili...

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  3. Bellissimo racconto, molto intimo e tenero!

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  4. Si, proprio un bel racconto. Evviva Brow Eyed Girl, deliziosa!

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  5. Ecco come primo post mi hai fatto piangere e mio padre assomigliava cosi tanto al tuo!!!! Si confermo, il disco balla!

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    1. Ogni ricordo è un bene prezioso, ma spero di non averti rattristata!

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